Il monumento, situato sul tracciato dell'antica via Ostiensis, venne fatto erigere in
onore di Caio Cestio, morto tra il 18 e il 12 a.C., che secondo l'iscrizione ripetuta sui
lati est e ovest ebbe la carica di pretore, tribuno della plebe e membro del collegio
dei Septenviri epulones, coloro che organizzavano i banchetti sacri.
In una iscrizione situata sul lato est, è stato riportato che l'intero monumento venne
fatto edificare dagli eredi di Cestio in 330 giorni.
La struttura risulta con una base di 29,47 metri e un'altezza di 36,8 metri ed è posta
su una base in opera cementizia e blocchi di travertino; la tomba è stata ricoperta
con lastre di marmo di Carrara.
Ai quattro angoli erano poste quattro colonne scanalate situate su alte basi mentre
l'interno era caratterizzato da una camera sepolcrale approssimativamente di metri
4 per 6, con copertura a volta di botte e decorata con pitture parietali a pannelli e
Vittorie poste sugli angoli.
La piramide venne in seguito inglobata nelle Mura Aureliane e nel Medioevo ven-
ne indicata con il nome di Meta Remi in contrapposizione alla Meta Romuli, un se-
polcro analogo, situato nel Campo Vaticano e demolito nel '500 per la costruzione
del Borgo Alessandrino, oggi via della Conciliazione.
La piramide venne restaurata nel 1663 per ordine di papa Alessandro VII, come
viene ricordato nell'iscrizione presente sul lato ovest della struttura.