SANTO STEFANO ROTONDO

L'ingresso con portico della chiesa di Santo Stefano Rotondo

L'interno della chiesa con al centro l'altare

Gli interni della chiesa

Uno degli affreschi che decorano le pareti della chiesa

  Situata lungo la via di Santo Stefano Rotondo (al numero 7) 
  quasi all'incrocio con via della Navicella, si può visitare il 
  più antico esempio di chiesa a pianta circolare ancora pre-
  sente a Roma.
  La chiesa di di S. Stefano Rotondo, fondata nel V secolo d.C.,
  in origine era formata da una grande struttura circolare co-
  stituita da due corridoi concentrici divisi da file di colonne,
  che circondavano lo spazio centrale coperto da un alto tam-
  buro. Sui quattro assi della chiesa si aprivano quattro cap-
  pelle radiali, oggi ormai scomparse, che davano alla chiesa
  una pianta cruciforme inserita nella struttura circolare.
  Oggi la chiesa risulta differente rispetto al momento della 
  sua creazione, infatti le arcate del deambulatorio estero ri-
  sultano murate.
  Dalla forma della chiesa si era pensato che fosse stata co-
  struita utilizzando un edificio di epoca romana ma da un at-
  tento studio si è potuta escludere tale ipotesi.
  Scavi svolti sotto il pavimento della chiesa (tuttora in corso)
  hanno portato alla luce un mitreo che doveva essere col-
  legato con la presenza nei pressi dei Castra Peregrina (la ca-
  serma degli ausiliari provinciali). Il mitreo era formato da un
  ambiente rettangolare con due podi ed sul fondo aveva una
  edicola a nicchia del II secolo d.C.
  Verso l'inizio del III secolo d.C. il mitreo venne trasformato,
  aumentando lo spazio presente nell'aula mentre l'edicola
  venne ampliata.
  Lungo il muro perimetrale della chiesa sono presenti moltis-
  simi affreschi (Martirologio, 34 riquadri affrescati dal Poma-
  rancio, da Antonio tempesta e da altri - alcuni ridipinti nel-
  l'800).

VERSIONE SOLO TESTO

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