Situato alle pendici del Quirinale, è visibile il complesso conosciuto con la denominazione moderna di Mercati Traianei. I Mercati, strut- turati a livelli sovrapposti, vennero costruiti in laterizio, nei primi anni del II secolo d.C., probabilmente dallo stesso architetto che si occupò della realizzazione del Foro di Traiano; questa costruzione era destinata a funzioni commerciali (fungeva sia da magazzino statale di derrate alimentari, sia da luogo di distribuzione e di ven- dita di queste), sia pubbliche (probabilmente venivano ospitati uf- fici dell'amministrazione imperiale). L'edificio si presenta diviso in una parte superiore asimmetrica e in una parte inferiore affacciata con un grande emiciclo verso il Foro di Traiano, ma nettamente separato. Tra le due parti, ciascuna struttura- ta su più piani, passava una strada che iniziava dal Campo Marzio ed era conosciuta con il nome di Via Biberatica (da biber = bevanda, probabilmente collegata con la presenza di botteghe lungo la via). L'ingresso, posto nella parte superiore dei Mercati Traianei, è situato in via IV Novembre (questa doveva essere l'entrata principale anche nell'antichità); passata l'entrata si entra in una enorme aula rettango- lare coperta da una volta a sei crociere. Sui due lati lunghi di questa aula (notevolmente restaurati) si affacciano due serie di sei ambienti con le porte inquadrate da cornici in travertino e sormontate da una finestra quadrata (vedi ultima foto in basso). Sugli stessi lati si svi- luppa un piano superiore formato, da ogni lato, da una serie di am- bienti simili a quelli del piano inferiore, rivolti, verso l'interno, su un corridoio aperto e sormontato da archi aventi funzione di con- trafforti. Da questo corridoio del livello superiore, mentre una ram- pa di scale conduce a un altro piano, si accede a un'ala a parte del complesso, strutturata su due piani e con diversi ambienti aventi probabilmente funzioni di uffici. Dietro a questa costruzione ne sono presenti altre, notevolmente modificate durante il Medioevo, fino ad arrivare alla Torre delle Mi- lizie. La Via Biberatica (attualmente in fase di notevole restauro) ha ai lati marciapiedi in travertino e su questi si aprono ampie aule un tempo destinate a botteghe. La strada da un lato scende con andamento ret- tilineo fino a via IV Novembre passando in mezzo al complesso dei Mercati Traianei; dall'altro lato la via prosegue in salita, con ai lati sempre marciapiedi e botteghe, caratterizzata da un andamento cur- vilineo dovuto alla presenza, su un lato, del grande emiciclo del li- vello inferiore del complesso, mentre dall'altro lato è dovuto all'al- lineamento spezzato degli edifici del settore superiore. Questi ulti- mi conservano tracce di una lunga balconata lungo le finestre del primo piano, mentre in alto si possono notare tutte le modifiche su- bite nel periodo medievale quando vennero adattate e riutilizzate (anche come edifici di culto e conventi) fino ad essere convertite (XIII secolo) in un complesso sistema fortificato collegato al Castel- lo dei Caetani di cui faceva parte anche la Torre delle Milizie. Il livello inferiore parte dall'altezza della strada selciata che gira all'esterno del Foro di Traiano in origine chiuso da un muro. Tale livello è formato da un corpo strutturato ad emiciclo, costruito in mattoni e con parti in travertino, nel quale, al livello della strada, si aprono undici aule poco profonde ma con porte ampie, inqua- drate da stipiti e architravi di travertino, sormontate da una piccola finestra aperta su un avancorpo in laterizio che chiudeva la parte superiore coperta a volta. Al di sopra di queste aule, è presente una fila di finestre ad arco con lesene in mattoni e basi e capitelli in travertino, che davano lu- ce al primo piano formato da ambienti affiancati e aperti su un cor- ridoio. Un secondo piano (ormai quasi completamente scomparso) presen- tava sempre delle aule (o tabernae) aperte verso la Via Biberatica. Alle due estremità dell'emiciclo e al livello della strada inferiore, si aprono due grandi aule semicircolari di misure differenti l'una dall'altra, con il tetto a forma di calotta semisferica e con finestroni su piani sfalsati nel muro di facciata, probabilmente destinate ad audizioni musicali, conferenze o altro. Dietro una di queste due aule, posta a un livello più alto, doveva essere situata una cisterna. |