PALATINO


Regione augustea: X Palatium

Rione: X Campitelli

Circoscrizione: I

Pertinenza: Soprintendenza Archeologica di Roma

Apertura: Martedì-Domenica (orario: 9.00 - due ore prima del tramonto)

Ingresso: l. 12.000 (Per riduzioni chiedere alla biglietteria); biglietto valido per il Museo Palatino (M sulla piantina)

Indirizzo: via di S. Gregorio 30; piazza S. Maria Nova 53

Dove si trova il Palatino

Breve nota: Posto al centro del semicerchio di colline che si protendono verso il 
Tevere,e a una cinquantina di metri sul livello del mare, vicino al fiume e al suo
guado a valle dell'Isola Tiberina e isolato su tutti i lati tranne quello settentrionale
dove era unito all'Esquilino dalla Velia, il Palatino era il luogo più adatto per la
creazione di un insediamento da dove potesse essere controllata l'area sottostante
del Foro Boario. 
L'occupazione stabile del colle è testimoniata dai resti di un villaggio datato alla
prima età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) situato sulla sommità del Cermalus, il luogo
dove la tradizione poneva l'abitazione di Romolo (Casa Romuli), e in accordo con 
la tradizione cronologica varroniana che fissava la fondazione di Roma, sul Palatino,
sedici generazioni dopo la guerra di Troia, cioè nel 754-753 a.C.
Il giorno della fondazione (il 21 aprile) era quello della festa per l'antico culto di
Pales (divinità italica dei greggi e dei pastori) che avrebbe dato origine al nome del
colle, il Palatium appunto.
Fin dall'età arcaica il Palatino su il luogo preferito per le ricche dimore dei notabili
della città: nella tarda età repubblicana vi abitarono Marco Emilio Scauro, Crasso,
Cicerone, il triumviro Marco Antonio e infine Augusto; la scelta fatta da quest'ultimo
venne seguita dai suoi successori che fecero costruire, nel corso della prima età im-
periale, una serie di palazzi che trasformò il Palatino in un unico grande complesso:
la fastosa residenza imperiale che finì con l'essere designata col nome stesso del
colle, diventando così il "Palazzo" per eccellenza.
Decaduto dopo che la corte venne trasferita fuori Roma (fine del III secolo e inizio
del IV), il Palatino fu sede di re goti (come Teodorico) e di esarchi bizantini, poi
anche di papi e imperatori del Sacro Romano Impero, fino a Ottone III.
In seguito giunse il completo abbandono e il riuso con l'inserimento sul colle di 
chiese, conventi, case, torri e fortezze (da ricordare quella dei Frangipane), abbando-
no interrotto nel 1542 quando gran parte del colle venne trasformata, per ordine del 
cardinale Alessandro Farnese nella grandiosa villa degli Orti Farnesiani, giunta par-
zialmente fino ad oggi.





   
   M.  Museo Palatino
  1. Ingresso via di
    S. Gregorio
  2. Acquedotto
    Claudio
  3. Settizodio
  4. Arcate Severiane
  5. Terme Severiane
  6. Terme di 
    Massenzio
  7. Stadio
  8. Domus Augustana
  9. Esedra colonnata
  10. "Bagni di Livia"
  11. Pedagogio
  12. Schola Praeconum
  13. Domus Flavia
  14. Tempio di Apollo
  15. Casa di Augusto
  16. Capanne Romulee
  17. Strutture in laterizio
  18. Mura arcaiche
  19. Scalae Caci
  20. Tempio di Magna
    Mater
  21. Auguratorium
  22. Ambienti in 
    laterizio
  23. Cisterne
  24. Casa di Livia
  25. Vasca
  26. Aula Isiaca
  27. Casa dei Grifi
  28. Costruzioni in 
    laterizio
  29. Chiesa di S. 
    Bonaventura
  30. Tempio del Sole
  31. Chiesa di S. 
    Sebastiano
  32. Pentapylum
  33. Arco
  34. Basamento di 
    tempio
  35. Criptoportico 
    Neroniano
  36. Domus Tiberiana
  37. Atrium Gai
  38. Clivo della Vittoria
  39. Botteghe
  40. Clivo Palatino
  41. Via Nova
  42. Casa di M. Emilio
    Scauro
  43. Porticus 
    Margaritaria
  44. Via Sacra
  45. Fondazioni di età 
    neroniana
  46. Arco di Tito
  47. Basamento
  48. Terme di 
    Elagabalo